ROCCAVIVI
Il borgo originario, denominato Castro Rivo Vivo, fu avamposto centrale nella Valle Roveto durante il Medioevo. La rocca antica ha cambiato spesso contea di appartenenza, da quella di Sora a quella dei Marsi
L’8 febbraio 1616 il borgo, che risponde ora al nome di Roccavecchia, fu colpito da una violenta frana, causata si presume da una valanga, che lasciò in piedi soltanto il Santuario della Madonna delle Grazie tutt’oggi perfettamente conservato. I sopravvissuti si spostarono più a valle, a quota 535m, vicini al corso del fiume Liri, che attraversa la valle, edificando il paese attuale.
I cippi di confine che si trovano proprio in vetta alla catena degli Ernici, segnavano il confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio.
Arrivando alla Seconda Guerra Mondiale, proprio nel cuore di questi monti, nelle grotte, gli abitanti di Roccavivi vi trovarono l’unico rifugio ai bombardamenti alleati, che tentavano di liberare dal giogo tedesco il popolo italiano, prendendo di mira proprio la linea Gustav, che passava molto vicina alla valle.
Il paese
Oggi, Roccavivi è un ridente paese del Comune di San Vincenzo Valle Roveto. Non ha riportato troppi danni a seguito del terremoto del 1915, perciò il centro storico è pressoché intatto. L’arco a metà del corso e i vicoletti, rendono piacevole passeggiare per le strade del borgo, nelle quali, in estate, si svolgono festività ed eventi caratteristici, che valorizzano le tradizioni culturali e culinarie del luogo.