Il trekking vuol far conoscere e riscoprire il sentiero che per secoli ha unito i nostri territori con Collelongo e Villavallelonga. Il percorso, oltre ad essere utilizzato per la transumanza estiva, era la via di scambio di merci tra la nostra comunità e la vallelonga: le rispettive popolazioni arrivavano al valico della guardiola che era il punto di posa di metà strada dove avveniva lo scambio delle merci (fichi,uva,olio in cambio di legna, cereali patate). Oltre al fattore economico il sentiero aveva anche un’ importantissima funzione sociale, infatti attraverso di esso le popolazioni si conoscevano, nascevano amori e amicizie… insomma, la montagna era viva ed univa. Il sentiero (E) parte da San Vincenzo Valle Roveto Vecchio (m.565) ed attraverso un territorio di notevole interesse storico-paesaggistico-ambientale giunge fino a 1000 m, continua fino al Rifugio La Fossa, dove ci sarà una breve sosta per una merenda, per poi terminare a San Giovanni Vecchio per il pranzo presso il negozio di prossimità della Cooperativa. La lunghezza totale è di circa 9 km e il tempo di percorrenza è di circa 4 ore.
L’edificio religioso, risalente con ogni probabilità al XII secolo, sorge dove, prima della disastrosa frana del 1616, era situato l’antico paese di Roccavivi (detto Roccavecchia), lungo il sentiero che conduce alla certosa di Trisulti, attraverso il “Vado di Rocca”. Lo stile architettonico è tipico dell’arte romanica di quell’epoca. La chiesa in origine aveva il titolo di San Silvestro e di Santa Maria, mentre stando ad un documento ecclesiastico del 1703 era dedicata anche alla Madonna delle Grazie. Presumibilmente questo culto ebbe origine dal 1616, anno della frana che provocò la distruzione del borgo vecchio. Nel corso del XVIII secolo il santuario fu riservato all’esclusivo culto della Madonna, mentre San Silvestro restò il patrono di Roccavivi.